La fibra di canapa viene ricavata dal fusto dell’omonima pianta. Oggi i tessuti in fibra di canapa stanno via via riconquistando il mercato, dopo che, nel ventesimo secolo, la produzione della canapa per uso tessile aveva subito un grosso calo, dovuto alla demonizzazione di questa pianta, per via dell’effetto allucinogeno del principio attivo in essa contenuto. Oggi la canapa, coltivata per la lavorazione delle fibre tessili, è una specie selezionata e priva di principi attivi.
Il tessuto che si ricava dalla fibra di canapa è traspirante e regola l’umidità corporea e fornisce una sensazione di fresco d’estate e di calore in inverno. Inoltre, i capi prodotti con la fibra di canapa non irritano la pelle perché sono anallergici e tengono lontani i batteri dalla superficie del nostro corpo, perché sono antisettici. La fibra di canapa è 4 volte più resistente rispetto a quella di cotone e, inoltre, rispetto a quest’ultimo, permette una capacità produttiva doppia, a parità di terreno, e non necessita di trattamenti aggressivi con pesticidi, diserbanti o altri prodotti chimici, rappresentando quindi un’avanguardia rispetto alle sfide di ecosostenibilità del pianeta.
La pianta può crescere sino a 4 metri, ha radici robuste che inducono l’ossigenazione del terreno ed è capace di bonificare i terreni inquinati e di arricchirli, grazie a un forte apporto di azoto. La canapa è inoltre una delle piante più efficienti nel convertire l’anidride carbonica in ossigeno.
Il tessuto che si ricava dalla fibra di canapa è traspirante e regola l’umidità corporea e fornisce una sensazione di fresco d’estate e di calore in inverno. Inoltre, i capi prodotti con la fibra di canapa non irritano la pelle perché sono anallergici e tengono lontani i batteri dalla superficie del nostro corpo, perché sono antisettici. La fibra di canapa è 4 volte più resistente rispetto a quella di cotone e, inoltre, rispetto a quest’ultimo, permette una capacità produttiva doppia, a parità di terreno, e non necessita di trattamenti aggressivi con pesticidi, diserbanti o altri prodotti chimici, rappresentando quindi un’avanguardia rispetto alle sfide di ecosostenibilità del pianeta.
La pianta può crescere sino a 4 metri, ha radici robuste che inducono l’ossigenazione del terreno ed è capace di bonificare i terreni inquinati e di arricchirli, grazie a un forte apporto di azoto. La canapa è inoltre una delle piante più efficienti nel convertire l’anidride carbonica in ossigeno.